Notizie Storiche
Ricevuta l’investitura di conti nel 1233 dall’Imperatore Federico II, gli Oliva si mantennero sempre fedeli all’idea politica ghibellina ed al territorio di Rimini. Solo dopo il 1375 gli Oliva ampliarono i propri possedimenti fino a Piandimeleto e San Sisto. Vari ed importanti furono gli incarichi dei conti di Piandimeleto: capitani d’arme e Governatori per la Repubblica di Siena, Podestà di Firenze, Luogotenenti della importante piazzaforte di Sansepolcro. Nel periodo di massima espansione gli Oliva governarono sui seguenti possedimenti: Campo, Piandimeleto, Pirlo, Piagnano, Pietracavola, Lupaiolo, Monastero, San Sisto, Putrella Guidi, Antico. Guadagnandosi la vita come soldati sempre esposti ai pericoli della guerra, dimostrarono come anche una piccola Signoria, in virtù dei suoi componenti, sappia rendersi famosa e ricercata per l’alto senso di dignità e fedeltà alla parola data. Buona parte dei guadagni furono spesi per l’architettura dei paesi, per uno splendido gioiello come la cappella di Monte fiorentino, per proteggere e sostenere i loro sudditi.Il Castello
Il Castello dei Conti Oliva di Piandimeleto è la perfetta sintesi tra una struttura dall’animo guerresco e una residenza dal carattere signorile. Edificato, come lo vediamo oggi, per volere di Carlo Oliva nella seconda metà del Quattrocento, dopo la distruzione ad opera delle truppe di Francesco Sforza nel 1445 di una più antica struttura difensiva, della cui origine non ci è pervenuta memoria, il castello Oliva è un magnifico esempio di edificio rinascimentale nel Montefeltro, una domus emula soprattutto negli interni degli sfarzi della corte di Federico Duca di Urbino.CHIESA S. AGOSTINO (1218)
BIBLIOTECA UBALDIANA
CAPPELLA CONTI OLIVA (MONTEFIORENTINO)
Il Castello oggi è sede di importanti musei, visitabili gratuitamente nei giorni del Palio:
MUSEO DEL LAVORO CONTADINO
ERBARIO DELLE MARCHE
MUSEO DI SCIENZE DELLA TERRA
SALA DELL’ARALDICA
I Rioni
Il Paese di Piandimeleto comprende quattro rioni: Evangelista, Castello, San Biagio e La Torre. Ogni anno, la storica gara tra glia arcieri dei rioni per la contesa del Palio, è un momento suggestivo e di grande emozione, vissuto con partecipazione dalle genti del borgo.Animazione
Nel centro Storico le serate del sabato e della domenica saranno animate da artisti, artigiani, vinattieri, cantastorie, poeti, streghe, tintori, mangiafuoco, sbandieratori, falconieri e musicisti. Tra i vicoli del borgo, oltre la festa, si scopriranno i lati oscuri del Medioevo: sedicenti maghi e fattucchiere, angoli nascosti adibiti a lebbrosari, pellegrini flagellanti che si confondono ai viandanti e a notte fonda le meretrici ad allietare i cavalieri.I Fuochi
Nella tradizione del Palio di Piandimeleto, occupa un posto d’onore il meraviglioso spettacolo piromusicale del Castello in fiamme. L’emozione per gli spettatori sarà ancor più grande: i fuochi verranno lanciati a suon di musiche e un turbinio di note e colori riempirà il buio della notte, creando immagini di rara bellezza. Le magnificenze del quattrocentesco Castello dei Conti Oliva, appariranno nuove ed incantate……IL MONTEFELTRO STORICO
Questo lembo di territorio incastonato nell’Appennino Centrale, nel nord delle Marche a cavallo tra Romagna e Toscana, è il cuore del Montefeltro e pulsa con i ritmi delle vicine città di Urbino, da un lato, e di San Leo dall’altro. Fuori dalle grandi vie di comunicazione, il Montefeltro non è luogo che “incontri” passando; bisogna venirci appositamente, serve riservargli un’attenzione particolare, richiede un tempo non “ritagliato”. Si verrà ripagati da immagini inedite, colori soffusi, profumi genuini, ambienti incontaminati. Più dei centri urbani medioevali, dei mulini o delle chiese il viaggiatore si entusiasmerà per il gusto della scoperta di angoli suggestivi perdendosi nella rete di stradine montane dai panorami inaspettati. Per informazioni sulle altre manifestazioni del Montefeltro visita il sito www.montefeltroturismo.it