CORTE DEI CONTI OLIVA SEC. XIV-XV
Nel Borgo Medievale di Piandimeleto la nobile famiglia degli Oliva era solita festeggiare i gloriosi cavalieri tornati vincitori da sanguinose battaglie con sontuosi banchetti, spettacoli di saltimbanchi e gare di abilità tra gli arcieri che, con fierezza, si contendevano l’ambitissimo Palio, dinnanzi al loro signore.
Ogni anno, da quarant’anni, la Rievocazione di questi fasti si svolge nell’ultimo fine settimana di luglio,
nel centro storico di Piandimeleto, un’attenta ricostruzione del mercato, dell’accampamento militare e la presenza di gruppi in costume fanno sì che si torni a respirare l’atmosfera di quell’antico borgo.
Al calar del sole si aprono osterie e cantine mentre ogni via si popola di musici, giullari, sbandieratori, tamburine.
Nei vicoli, cartomanti, pellegrini e angoli delle torture attirano lo sguardo di visitatori che possono seguire anche il corteo storico, con figuranti in costume medievale, attraverso le vie del borgo. Ultima, ma non ultima, la disfida tra gli arcieri dei quattro rioni che competono nella seconda serata della manifestazione che, ogni anno, si conclude festeggiando il vincitore del Palio con uno spettacolo piro-musicale, unico nel suo genere, dove fuoco, musica e luci creano l’atmosfera magica del “Castello in fiamme”.
Giochi popolari tra i quattro rioni
I rioni Castello, San Biagio, La Torre ed Evangelista si danno battaglia sfidandosi in una serie di prove fisiche, con giochi entusiasmanti, ogni anno i contradaioli divertono i visitatori e gareggiano sotto le mura del castello per aggiudicarsi il primato cittadino.
CORTE DEI CONTI OLIVA SEC. XIV-XV
Nel Borgo Medievale di Piandimeleto la nobile famiglia degli Oliva era solita festeggiare i gloriosi cavalieri tornati vincitori da sanguinose battaglie con sontuosi banchetti, spettacoli di saltimbanchi e gare di abilità tra gli arcieri che, con fierezza, si contendevano l’ambitissimo Palio dinnanzi al loro signore.
Ogni anno, da quarant’anni, la Rievocazione di questi fasti si svolge nell’ultimo fine settimana di luglio,
nel centro storico di Piandimeleto, un’attenta ricostruzione del mercato, dell’accampamento militare e la presenza di gruppi in costume fanno sì che si torni a respirare l’atmosfera di quell’antico borgo.
Al calar del sole si aprono osterie e cantine mentre ogni via si popola di musici, giullari, sbandieratori, tamburine.
Nei vicoli, cartomanti, pellegrini e angoli delle torture attirano lo sguardo di visitatori che possono seguire anche il corteo storico, con figuranti in costume medievale, attraverso le vie del borgo. Ultima, ma non ultima, la disfida tra gli arcieri dei quattro rioni che competono nella seconda serata della manifestazione che, ogni anno, si conclude festeggiando il vincitore del Palio con uno spettacolo piro-musicale, unico nel suo genere, dove fuoco, musica e luci creano l’atmosfera magica del “Castello in fiamme”.
Giochi popolari tra i quattro rioni
I rioni Castello, San Biagio, La Torre ed Evangelista si danno battaglia sfidandosi in una serie di prove fisiche con giochi entusiasmanti.
Ogni anno i contradaioli divertono i visitatori e gareggiano sotto le mura del castello per aggiudicarsi il primato cittadino.
Altro da vedere a Piandimeleto e dintorni:
Per tutti coloro che volessero visitare il castello, edificato per volere di Carlo Oliva, nella seconda metà del Quattrocento, questo, ospita oggi importanti musei:
Inoltre, da visitare a Piandimeleto:
CHIESA DI S.AGOSTINO 1218 / BIBLIOTECA UBALDIANA / CAPPELLA DEI CONTI OLIVA A MONTEFIORENTINO
Ricevuta l’investitura di conti nel 1233 dall’Imperatore Federico II, gli Oliva si mantennero sempre fedeli all’idea politica ghibellina ed al territorio di Rimini.
Solo dopo il 1375 gli Oliva ampliarono i propri possedimenti fino a Piandimeleto e San Sisto.
Vari ed importanti furono gli incarichi dei conti di Piandimeleto:
Capitani d’arme e Governatori per la Repubblica di Siena,
Podestà di Firenze,
Luogotenenti della importante piazzaforte di Sansepolcro.
Nel periodo di massima espansione gli Oliva governarono sui seguenti possedimenti: Campo, Piandimeleto, Pirlo, Piagnano, Pietracavola, Lupaiolo, Monastero, San Sisto, Putrella Guidi, Antico.
Guadagnandosi la vita come soldati sempre esposti ai pericoli della guerra, dimostrarono come anche una piccola Signoria, in virtù dei suoi componenti, sappia rendersi famosa e ricercata per l’alto senso di dignità e fedeltà alla parola data.
Buona parte dei guadagni furono spesi per l’architettura dei paesi, per uno splendido gioiello come la cappella di Monte fiorentino, per proteggere e sostenere i loro sudditi.
CHIESA S. AGOSTINO (1218) BIBLIOTECA UBALDIANA CAPPELLA CONTI OLIVA (MONTEFIORENTINO)
Nel centro Storico le serate del sabato e della domenica saranno animate da artisti, artigiani, vinattieri, cantastorie, poeti, streghe, tintori, mangiafuoco, sbandieratori, falconieri e musicisti. Tra i vicoli del borgo, oltre la festa, si scopriranno i lati oscuri del Medioevo: sedicenti maghi e fattucchiere, angoli nascosti adibiti a lebbrosari, pellegrini flagellanti che si confondono ai viandanti e a notte fonda le meretrici ad allietare i cavalieri.